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LA DANCE CHE HA VINTO AI GRAMMY 2017 (mercoledì 15 febbraio 2017)

La scorsa notte sono stati assegnati i Grammy Awards con la consueta cerimonia annuale allo Staples Center di Los Angeles (fa sorridere pensare che in America è pomeriggio quando la cerimonia ha inizio). Tra le numerose categorie premiate, riportiamo quelle più strettamente legate al nostro mondo, alla musica elettronica e da club.
Il Grammy al miglior album di musica elettronica se l’è aggiudicato ‘Skin’ di Flume, disco che ha messo d’accordo tutti, pubblico e critica, e a cui avevamo peraltro dedicato la copertina di DJ Mag n.61, in edicola lo scorso giugno.
The Chainsmokers si sono messi in tasca il premio come best dance recording per la loro ‘Don’t let me down’. Super favoriti, i due americani hanno vinto senza troppe sorprese. André Allen Anjos aka RAC ha invece vinto il premio per il miglior remix grazie al suo take di ‘Tearin’ Me Up’ dei Bob Moses. I Grammy 2017 hanno premiato quegli artisti che stanno cambiando la musica dance, da diverse prospettive e in modi diversi tra loro, ma in ogni caso con il piede fortemente schiacciato sull’acceleratore, che si tratti della direzione pop dei Chainsmokers o di quella future bass di Flume, o ancora della house polverosa ed elegante di RAC. Non sono i soliti noti né tantomeno gli artisti che hanno fatto la parte del leone negli ultimi anni nei cartelloni di club e festival (certo, The Chainsmokers e Flume sono ormai nomi da arene o mainstage, ma ci sono arrivati solo di recente). Sign o’ the times, per dirla con Prince. Un segno dei tempi. Che stanno cambiando. Rapidamente.
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