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Le vendite dei vinili negli Stati Uniti superano quelle dei CD (martedì 17 settembre 2019)

Le proiezioni di metà anno indicano che il 2019 potrebbe vedere il sorpasso del vinile nei confronti del CD. Non accadeva dal 1986.
Le vendite fisiche musicali – non è certo una novità – diminuiscono sempre di più. Il disco in vinile sta diventando, nel tempo, il formato con cui un artista regala ai suoi album (e ai propri fan) la dignità dovuta a un evento. Questa tendenza ha portato, ufficialmente, il vinile negli Stati Uniti a poter vendere, a fine anno, più del CD. Ciò non avveniva dal 1986.
Secondo AltPress, il rapporto di metà anno della Recording Industry Association of America mostra che le vendite del vinile sono cresciute del 12,8% nella seconda metà del 2018 e del 12,9% nei primi sei mesi del 2019, mentre nel medesimo arco temporale le vendite dei CD non sono aumentate. I dischi hanno venduto per un totale di 224,1 milioni di dollari, molto vicini ai 247,9 milioni fatti segnare dai CD. Se questa tendenza fosse confermata nella seconda metà del 2019, a fine anno ci potrebbe essere un guadagno maggiore del supporto in vinile rispetto al CD.
Questo, però, non è l'unico formato vintage che vede crescere le proprie vendite: anche le cassette sono in crescita: quest’anno hanno raggiunto le 118.200 unità rispetto alle 99.400 dell'anno scorso.
L'impulso all’aumento delle vendite in vinile è guidato in gran parte da eventi come il Record Store Day, quando gli artisti sono spinti a pubblicare veri e propri oggetti da collezione. Tuttavia, AltPress evidenzia come lo streaming continui ad essere il principale modo per fruire la musica da parte dei fan.