Intelligenza artificiale, maxi cause delle major a Suno e Udio

Le big three portano in tribunale i modelli di AI generativa per ‘violazione massiva di copyright’

Promette di scrivere un nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra società tecnologiche e industria della musica registrata la causa che la Recording Industry Association of America, associazione di categoria dei discografici statunitensi, tra coordinando contro Suno e Udio, considerati i due migliori modelli di intelligenza artificiale generativa musicale.

Nella giornata di oggi, lunedì 24 giugno, le tre società multinazionali leader del mercato – Universal Music, Sony Music e Warner Music – hanno depositato i documenti presso la corte distrettuale del Massachusetts e di New York (rispettivamente per i procedimenti legali nei confronti di Suno e Udio) accusando le due aziende di “violazione di massa di opere fonografiche protette da copyright”.

Il problema, in sostanza, è quello che l’industria discografica sta ripetendo (anche in Italia) da tempo, ovvero la mancanza di autorizzazione in fase di training dei modelli di AI generativa: Suno e Udio avrebbero utilizzato opere coperte da diritto d’autore per “addestrare” le proprie soluzioni di intelligenza artificiale non solo in assenza di accordi di licenza specifici, ma anche in violazione di scelte precise da parte delle aziende in merito, come – per esempio – l’opt-out annunciato da Sony Music urbi et orbi lo scorso 16 maggio.

“Le aziende di intelligenza artificiale, come tutte le altre imprese, devono rispettare le leggi che proteggono la creatività e l’ingegno umano”, si legge nei documenti depositati in tribunale delle querelanti: “Non c’è nulla che esoneri la tecnologia dell’intelligenza artificiale dalla legge sul copyright, o che esoneri le società di intelligenza artificiale dal rispettare le regole. (…) Quando le aziende che sviluppano servizi musicali di IA generativa rubano registrazioni audio protette da copyright, i risultati musicali sintetici di questi servizi potrebbero saturare il mercato con contenuti ‘sintetici’ che competeranno direttamente con quelli umani, sminuendo e, infine, soffocando le autentiche registrazioni audio su cui gli stessi modelli di AI sono stati basati”.

“La comunità musicale ha abbracciato l’intelligenza artificiale, e stiamo già collaborando con sviluppatori responsabili per costruire strumenti di intelligenza artificiale sostenibili incentrati sulla creatività umana che mettono al comando artisti e cantautori”, ha aggiunto in una nota il presidente e AD della RIAA Mitch Glazier: “Possiamo avere successo solo se gli sviluppatori sono disposti a collaborare con noi. Servizi senza licenza come Suno e Udio che affermano che copiare il lavoro di una vita di un artista e sfruttarlo per il proprio profitto senza consenso o senza pagare rappresenti una forma di ‘fair use’, vanificano la promessa di un’intelligenza artificiale autenticamente innovativa per tutti noi”.

“Il ‘fair use’ si presenta solo come difesa nei confronti dell’assenza di una licenza”, prosegue la RIAA: “Se Suno e Udio non copiassero musica registrata, perché dovrebbero invocare questa difesa. Entrambe le società si sono rifiutate di dire la verità riguardo all’utilizzo di contenuti audio, sostenendo allo stesso tempo che se l’avessero fatto, si sarebbe trattato di fair use. Suno e Udio stanno tentando di nascondere la gravità della loro violazione piuttosto che basare i loro servizi su basi solide e legali”.

Nei documenti depositati in tribunale la richiesta di risarcimento è di 150mila dollari per ogni opera oggetto di violazione: considerata la vastità dei cataloghi ascrivibili alle major, la richiesta complessiva potrebbe superare le decine di migliaia di miliardi.

Fondata nel 2023 da ex ricercatori di Google DeepMind e guidata da David Ding, Udio è stata supportata finanziariamente dalla società di venture capital Andreessen Horowitz e da artisti come Will.i.am e Common. Suno è stata fondata da Michael Shulman, Georg Kucsko, Martin Camacho e Keenan Freyberg, tutti ex dipendenti di Kensho, un’altra start-up di AI: la prima versione del modello è stata diffusa alla fine del 2023.

Fonte Music Biz